Il tempo e le
leggi
(di Felice Celato)
Intendiamoci
bene in premessa: con questa piccola ricostruzione di numeri sparsi (in materia
di produzione legislativa in Italia) non intendo annunciare (ammesso che
interessi a qualcuno!) nessuna variazione di atteggiamento sul famoso referendum che ci aspetta durante
l’Avvento (ho già scritto qui più volte che sono orientato a votare per il Si,
anche se temo molto le argomentazioni che circolano; dei supporters del No? No! dei supporters
del Sì!).
Però
una piccola ricerca l’ho fatta, sembrandomi strano che un paese dove si fa una
legge su tutto, tanto che non si sa quante decine di migliaia di leggi vigano
(pare 200.000), dovesse lamentare una scarsa produttività delle sue assemblee
legislative (“orrendamente” equivalenti quanto a potestà legislativa).
Ho
trovato una prima fonte autorevole (Valerio Di Porto, Direttore
dell’Osservatorio sulla legislazione della Camera dei Deputati, che ha
pubblicato uno studio in materia per Arsae, Associazione
per le ricerche e gli studi sulla rappresentanza politica nelle assemblee
elettive) che copre le prime 14 legislature più un pezzo della XV (60 anni,
dall’8 maggio 48 al 15 marzo 2008). Dunque in questi 60 anni in Italia si sono
fatte 15.564 leggi, pari mediamente a 259 leggi all’anno, quasi una legge al
giorno (escluse domeniche e ferie). Lo studio in discorso (I Numeri delle leggi. Un percorso tra le statistiche delle legislature
repubblicane) fa poi un focus sul
decennio 1997-2006 per porre a raffronto la produzione di leggi in Italia con
quella in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna: in media in questo decennio
in Italia si sono fatte 153 leggi all’anno, più del triplo di quelle fatte in
Spagna e Regno Unito, più del doppio di quelle fatte in Francia e poco più di
quelle fatte in Germania (146). Da notare però che dal 2004 la Germania ha
cominciato a superarci.
Per
qualche anno più recente, ho trovato il Rapporto
sulla legislazione tra Stato, regioni e Unione Europea, edito
dall’Osservatorio sulla Legislazione della Camera dei Deputati, pubblicato il
19 marzo 2015, che copre gli anni 2009-2013: qui sembra che l’Italia
(mediamente 76 leggi all’anno per ciascuno dei cinque anni sotto osservazione)
abbia rallentato il passo, rispetto a Francia (95) e Germania (139). Sempre
perché ai nostri primati ci teniamo, abbiamo però battuto la Germania per 760 a
683 sommando leggi statali e leggi regionali nel periodo in discorso. Riguardo
a questo aggregato, Il sole
24 ore del 20 aprile 2015, ha elaborato, per l'Italia, un altro dato riferito a leggi,
decreti e leggi regionali approvati nel 2014: ogni giorno 21 pagine di nuovi
provvedimenti normativi.
Qualche
dato sulla XVII legislatura (quella in corso) lo fornisce Luciano Violante nelle sue efficaci slides del 22 settembre 2016,
rintracciabili sull’Huffington Post, Il
referendum sulla riforma della seconda parte della Costituzione. Violante
dà il numero di 55 leggi approvate fino al 15 settembre (dunque in 3,5 anni) ma
il numero è poco significativo perché esclude leggi costituzionali (che come
sappiamo hanno “occupato” a lungo le Camere in questa legislatura), le leggi di
conversione del Decreti Legge, le leggi di ratifica del trattati e – credo di
capire – quelle di recepimento di leggi Europee.
Ecco,
credo che con questi pochi numeri raccolti molto artigianalmente si possa
ragionare meglio su uno degli argomenti
più utilizzati per supportare il Sì al referendum. Sempre che si voglia
ragionare, beninteso; e che, in materia, valga la pena ragionare…di dettagli
numerici.
Roma
1° ottobre 2016
PS:
ah! chiaramente qui non ci occupiamo di rapporto fra quantità e qualità delle
leggi, sennò, sono sicuro, troveremmo senz’altro qualcosa ……“che tutto il mondo ci
invidia”!
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