Febbri alte?
(di
Felice Celato)
Se
c’è una materia nella quale sono largamente e felicemente incompetente è quella
dei sistemi elettorali; per di più, se c’è una materia che proprio mi repelle è,
guarda caso, quella dei sistemi elettorali (da sempre sono convinto che i
problemi politici del nostro paese discendano dalla struttura culturale e
sociologica degli Italiani e non dai sistemi elettorali; magari sono in torto….
in parte però).
Da
incompetente e repulso dalla materia, mi sono però sforzato di attingere alla
mia perplessa memoria e ho ricostruito questa grossolana cronologia:
- per 46 anni (dal 1946 al 1992) in Italia abbiamo avuto un sistema elettorale proporzionale; che a un certo punto ci divenne insopportabile, tanto che – italianamente – abbiamo deciso di abbandonarlo, in parte però.
- col cosiddetto Mattarellum siamo infatti passati, nel 1993 se non sbaglio, al maggioritario uninominale, ma solo per il 75% dei seggi; gli altri si è deciso di assegnarli col vecchio e deprecato sistema proporzionale. E per 12 anni siamo andati avanti così.
- Però anche questo sistema ci venne in uggia sicché nel 2005 passammo al cosiddetto Porcellum che, mi pare ci dissero, tornava al proporzionale ma corretto con premio di maggioranza e con l’esclusione delle deprecate preferenze.
- Ma solo 8 anni dopo il sistema venne dichiarato incostituzionale proprio in quelli che ci venivano descritti come i suoi punti di forza.
- Bene, allora provvediamo! E facciamo (siamo nel 2015) l’Italicum che però si applica solo alla Camera perché del Senato sono stati già convocati (forse prematuramente) i funerali; nel frattempo, però, fino ad esequie celebrate, per il Senato resta in vigore il cosiddetto Porcellum.
- Passa un anno, le esequie del Senato sono ancora sottoposte al rischio referendum, e noi che facciamo? Progettiamo la riforma dell’Italicum col quale ancora non abbiamo mai votato!
Mi
domando: è febbre da cavallo o l’applicazione pura e semplice dell’antico motto
motus in fine velocior?
Roma
8 luglio 2016
Nessun commento:
Posta un commento