Uomini e galline
(di
Felice Celato)
Chi
fa o ha fatto i mestieri che ho fatto e faccio io, è, senza dubbio, avvezzo ad
abusare delle sigle. EBIT, EBITDA, PFN, FCF, NOPLAT, IRS, NPV, CAPEX e cento altri
sono gli acronimi che condiscono le conversazioni quotidiane di lavoro,
conferendo talora ai discorsi fra colleghi un vago sentore surreale. Anche qui,
mi sono divertito, talora, a formarne alcuni (di acronimi). Ricordate il MIFTI (Minimum Futile Thinking Index) o il P.U.A. (il
Pensiero Unico Aggregato) o, da ultimo, il C.U.R. (Camminatore Urbano
Rimuginante)?
Bene,
oggi vi propongo l’ultima trovata del C.U.R.
Camminavo, l'altro ieri, nel caldo (che forse giustifica quanto segue); e pensando alla Brexit mi sono
interrogato sul peso che il problema dell’immigrazione ha assunto nel mondo e
alla difficoltà che gran parte di noi ha a fare i conti con la c.d.
Globalizzazione, che molti immaginano una scelta politica piuttosto che un dato
di fatto della storia.
E
così, sulle orme, guarda caso, dell’inglesissimo Orwell (La fattoria degli animali), mi è venuto in mente questo apologo.
Immaginate due pollai divisi da una rete: da una parte duecento galline ben
pasciute e dalle piume ben curate, abituate a mangiare senza posa attingendo da
mangiatoie sempre piene (diciamo l’Occidente lato sensu). A fianco, un altro pollaio con quattrocento fra galli
e galline, magre, spelacchiate e affamate, con le mangiatoie sempre vuote
(diciamo il resto del mondo).
Ora
immaginate che la rete che separa i due pollai cominci a cedere sotto la
pressione delle quattrocento e che, alla fine, un giorno, proprio crolli.
Ripassate
dopo qualche giorno e troverete seicento pennuti, tutti insieme e tutti in
condizioni medie discrete, forse con qualche problema di rapporti (si sa, le
galline sono galline!) ma in fondo non messi male; certo, le duecento già pasciute
saranno un pochino più magre e le loro mangiatoie saranno un po’ meno piene; ma
in compenso le quattrocento già malridotte si saranno un po’ riprese e molte di
loro saranno addirittura diventate più pasciute delle duecento, perché avendo
più fame, avranno aggredito le mangiatoie con maggior vigore di chi, a vederle
piene, era abituato e perciò mangiava con minore avidità.
Spero
che nessuno si offenda, ma io penso che il destino del mondo vada verso una
media ponderata (WA, direi in ufficio) delle condizioni di vita, con buona pace, ahiloro!, delle galline pasciute.
A
quel punto della ruminazione Orwelliana sono arrivato in ufficio, dove ho trovato un
giovane collega alle prese con l’NPV dell’EBITDA atteso, che non giustificava la CAPEX. Era preoccupatissimo.
Roma,
25 giugno 2016
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