sabato 25 giugno 2016

Stupi-diario del C.U.R.

Uomini e galline
(di Felice Celato)
Chi fa o ha fatto i mestieri che ho fatto e faccio io, è, senza dubbio, avvezzo ad abusare delle sigle. EBIT, EBITDA, PFN, FCF, NOPLAT, IRS, NPV, CAPEX e cento altri sono gli acronimi che condiscono le conversazioni quotidiane di lavoro, conferendo talora ai discorsi fra colleghi un vago sentore surreale. Anche qui, mi sono divertito, talora, a formarne alcuni (di acronimi). Ricordate il MIFTI  (Minimum  Futile Thinking Index) o il P.U.A. (il Pensiero Unico Aggregato) o, da ultimo, il C.U.R. (Camminatore Urbano Rimuginante)?
Bene, oggi vi propongo l’ultima trovata del C.U.R.
Camminavo, l'altro ieri, nel caldo (che forse giustifica quanto segue); e pensando alla Brexit mi sono interrogato sul peso che il problema dell’immigrazione ha assunto nel mondo e alla difficoltà che gran parte di noi ha a fare i conti con la c.d. Globalizzazione, che molti immaginano una scelta politica piuttosto che un dato di fatto della storia.
E così, sulle orme, guarda caso, dell’inglesissimo Orwell (La fattoria degli animali), mi è venuto in mente questo apologo. Immaginate due pollai divisi da una rete: da una parte duecento galline ben pasciute e dalle piume ben curate, abituate a mangiare senza posa attingendo da mangiatoie sempre piene (diciamo l’Occidente lato sensu). A fianco, un altro pollaio con quattrocento fra galli e galline, magre, spelacchiate e affamate, con le mangiatoie sempre vuote (diciamo il resto del mondo).
Ora immaginate che la rete che separa i due pollai cominci a cedere sotto la pressione delle quattrocento e che, alla fine, un giorno, proprio crolli.
Ripassate dopo qualche giorno e troverete seicento pennuti, tutti insieme e tutti in condizioni medie discrete, forse con qualche problema di rapporti (si sa, le galline sono galline!) ma in fondo non messi male; certo, le duecento già pasciute saranno un pochino più magre e le loro mangiatoie saranno un po’ meno piene; ma in compenso le quattrocento già malridotte si saranno un po’ riprese e molte di loro saranno addirittura diventate più pasciute delle duecento, perché avendo più fame, avranno aggredito le mangiatoie con maggior vigore di chi, a vederle piene, era abituato e perciò mangiava con minore avidità.
Spero che nessuno si offenda, ma io penso che il destino del mondo vada verso una media ponderata (WA, direi in ufficio) delle condizioni di vita, con buona pace, ahiloro!, delle galline pasciute.
A quel punto della ruminazione Orwelliana sono arrivato in ufficio, dove ho trovato un giovane collega alle prese con l’NPV dell’EBITDA atteso, che non giustificava la CAPEX. Era preoccupatissimo.

Roma, 25 giugno 2016

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