sabato 4 giugno 2016

Spigolature / 5

Nihil sub sole novi
(di Felice Celato)
Circa 100 anni fa, l’Italia era scossa da un brivido assai simile a quello che “ci pervade” in questi giorni. Giovanni Gentile e Benedetto Croce, le punte di diamante della nostra cultura, i padri del neo-idealismo italiano, scelsero drammaticamente due strade diverse. L’uno, Giovanni Gentile, promosse e pubblicò il Manifesto degli Intellettuali Fascisti (1925), insieme con Luigi Pirandello, Tommaso Marinetti, Salvatore Di Giacomo ed altri intellettuali; l’altro, Benedetto Croce, in risposta a Gentile, a sua volta promosse e pubblicò il Manifesto degli Intellettuali Antifascisti (sempre nel 1925), insieme con Luigi Einaudi, Eugenio Montale, Matilde Serao ed altri intellettuali italiani.
Lo shock per la cultura Italiana fu grande, anche perché entrambi i filosofi avevano una notorietà internazionale che ne faceva degli intellettuali di grande rilevo internazionale.
Oggi, ci risiamo, mutatis mutandis…..naturalmente: “gli astri” della nostra cultura, le nostre “guide intellettuali e morali”, sperimentano una dura contrapposizione sul prossimo (ma non imminente) referendum: da un lato i comici Beppe Grillo e Dario Fo; dall’altro il comico Roberto Benigni.
Così va il mondo. In fondo nihil sub sole novi; la storia ha già sperimentato molte delle cose che magari oggi ci appaiono nuove. Naturalmente ogni epoca ha poi le sue qualità e queste esprime: allora grandi filosofi, oggi applauditissimi guitti.

Roma, 4 giugno 2016

Nessun commento:

Posta un commento