Nihil sub sole novi
(di Felice Celato)
Circa
100 anni fa, l’Italia era scossa da un brivido assai simile a quello che “ci
pervade” in questi giorni. Giovanni Gentile e Benedetto Croce, le punte di
diamante della nostra cultura, i padri del neo-idealismo italiano, scelsero
drammaticamente due strade diverse. L’uno, Giovanni Gentile, promosse e
pubblicò il Manifesto degli Intellettuali
Fascisti (1925), insieme con Luigi Pirandello, Tommaso Marinetti, Salvatore
Di Giacomo ed altri intellettuali; l’altro, Benedetto Croce, in risposta a
Gentile, a sua volta promosse e pubblicò il Manifesto
degli Intellettuali Antifascisti (sempre nel 1925), insieme con Luigi
Einaudi, Eugenio Montale, Matilde Serao ed altri intellettuali italiani.
Lo shock per la cultura Italiana fu grande,
anche perché entrambi i filosofi avevano una notorietà internazionale che ne
faceva degli intellettuali di grande rilevo internazionale.
Oggi,
ci risiamo, mutatis mutandis…..naturalmente:
“gli astri” della nostra cultura, le nostre “guide intellettuali e morali”,
sperimentano una dura contrapposizione sul prossimo (ma non imminente) referendum: da un lato i comici Beppe
Grillo e Dario Fo; dall’altro il comico Roberto Benigni.
Così
va il mondo. In fondo nihil sub sole novi;
la storia ha già sperimentato molte delle cose che magari oggi ci appaiono nuove. Naturalmente ogni epoca ha poi le sue qualità e queste esprime:
allora grandi filosofi, oggi applauditissimi guitti.
Roma,
4 giugno 2016
Nessun commento:
Posta un commento