Appunti da letture
(di Felice Celato)
Un
lettore compulsivo (genere al quale appartengo da sempre) raccoglie ogni
giorno, qua e là, stimoli che magari vorrebbe discutere con gli amici
intelligenti, se ne ha (questo è il caso mio).
Quando
questo lettore compulsivo è anche un Camminatore Urbano Rimuginante (C.U.R.) –
e anche questo è il mio caso – i vari stimoli che riceve non sempre hanno
immediata occasione di mettersi al posto giusto; sicché, rimuginati, restano
una specie di appunti mentali che magari torneranno utili quando ci sarà tempo
di organizzarli in una considerazione più articolata sui temi che il C.U.R. ha
comunque deciso di seguire ordinatamente ( e che qualche volta, per me, quando
la materia lo consente, danno anche luogo
ad un post).
Per ovviare
a questa asincronia della alimentazione cerebrale, avrei deciso – almeno finché
conservo l’abitudine di camminare a lungo – di girare via via queste spigolature (da spigolare che, in senso figurato, secondo il Devoto-Oli, significa
“raccogliere da fonti diverse, andare a
cercare qua e là”) agli amici che magari troveranno il tempo o la voglia di pensarci
sopra (o, forse, di sorriderci sopra).
Comincio
dunque da due scampoli di lettura:
da Tutto quello che non vi hanno mai detto
sull’immigrazione, di S.Allievi e G. Della Zuanna (Laterza, 2016, a pg. 7):
Nel primo secolo di Unità nazionale
(1861-1961) almeno 25 milioni di Italiani hanno lasciato l’Italia, quasi 700 al
giorno. (E in effetti i conti tornano: 25 milioni diviso 36.500 giorni fa,
appunto, 684 al giorno, potremmo dire un barcone al giorno per 100 anni).
da Psichiatria e Psicologia di G. Vella
(Liviana Medicina, 1994, già citato qui, l’anno scorso): La personalità istrionica può manifestare mitomania o pseudologia fantastica (narrazione di
esperienze immaginarie per lo più favolose, che però si costruiscono su di un
iniziale avvenimento reale). L’istrionico finisce per credere, ma in parte, alla realtà della sua narrazione
fantasiosa, che soddisfa il suo bisogno di attrarre l’attenzione e farsi
valere. (Non vi è capitato mai di incontrarne qualcuno, magari nella vita
politica? A me si, anche se non sempre gli funzionava la limitazione di quel ma in parte).
Roma,
2 maggio 2016
Nessun commento:
Posta un commento