Monitorando il
2016
(di Felice Celato)
Fra
Natale e il fine d'anno abbiamo cercato, con due post su questo blog, di individuare le 5 parole che potrebbero fare – sempre
secondo il povero parere di chi scrive – del 2016 un anno meraviglioso (le
parole per) e le 5 parole che potrebbero, invece, farne
un anno pessimo (le parole contro). E’
del tutto evidente che la scelta ed il senso qui dato a quelle parole può
apparire (ed anche, in parte, essere)
arbitrario; ma…arbitrariamente dò per scontato che gran parte di voi sia
d’accordo su gran parte di ciò che si voleva dire in quei post.
Ora
proviamo a lanciare un’altra delle nostre rubrichette, come lo Stupi-diario per sorridere di ciò che ci
sta attorno o il Defendit numerus per
aiutarci a restare in contatto coi fatti; stavolta per monitorare la tendenza dell’anno
che comincia rispetto a quegli (arbitrari) canoni di "qualità-attesa" che ci è
parso di individuare. La chiameremo, questa rubrichetta, “Come stiamo andando?”.
Avevo
pensato di farlo con una tabellina, una specie di pagella su ciò che leggiamo o
sentiamo, con l’intento di dare un (arbitrario, beninteso) voto di qualità o di
effetto, espresso in numeri. Ma poi mi sono reso conto della difficoltà di
gestire un sistema numerico (magari con numeri positivi e negativi) al quale,
fra l’altro, non tutti sono avvezzi; ho anche temuto di scimmiottare quegli
idioti televoti da cui siamo afflitti; e, infine, ho temuto – lo confesso – di
risultare inutilmente supponente.
Ho
pensato perciò di farlo in forma democratica (e questo, perbacco,
protegge da ogni possibile rilievo!) e con metodo….maieutico, limitandomi cioè, di tanto in tanto, quando se ne presenti
l’occasione, a suggerire ai lettori un loro scrutinio di qualità secondo
le 5 parole per (perdono, verità,
carità, vigilanza e fatica) e le 5 parole contro
(fatuità, irragionevolezza, pressappochismo, cialtroneria, condannismo), quando
mi paia che qualcosa che abbiamo letto o sentito possa necessitare di una verifica
di salubrità, come farebbe una centralina per la rilevazione dell’inquinamento
civile o intellettuale del paese.
Certo,
le segnalazioni conterranno inevitabilmente una dose di malizia, in qualche
modo suggerendo implicitamente un punto di vista critico, sempre rivolto però alle
cose che si sentono o si leggono e mai alle persone che le abbiano scritte o
dette; ma cercherò, anche nel segnalare qualcosa alla vostra riflessione e al
vostro giudizio, di conformarmi al motto Tacitiano sine ira ac studio, cioè senza acrimonia e faziosità preconcetta.
Sperando di riuscirci, il che non è sempre facile.
Dunque,
cominciamo con un “assaggio”; pare (leggo il virgolettato su Il Foglio di ieri) che il nostro
Presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di fine d’anno, abbia detto:
“Carlo Cottarelli? Voleva ridurre
l’illuminazione nelle città. E’ un errore, pensate ad una ragazza di 17 anni
che esce di sera. Invece ho chiesto ai sindaci di aumentare i punti luce, la
luce è vita”.
Eccoci
qua: come stiamo andando? Sono parole per
o parole contro? E’ cominciato bene
l’anno?
Si
dirà: ma l’hai detto tu stesso, si tratta di una cosa detta nel 2015! E’ vero,
non ci avevo pensato; vuol dire che non ne terremo conto per il 2016! Auguri,
comunque e intanto. Ne abbiamo bisogno!
Roma,
1° gennaio 2016
Parola contro: "Cialtroneria" (ma era facile).
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