Il problema della sicurezza
Alcuni dati sulla sicurezza in Italia.
La tabella che segue è stata costruita sulla base dei dati a
fine 2017 comunicati dal Ministero degli Interni (come riportati da La repubblica e da Sky TG 24 del 31 12 17).
2016
|
2017
|
Variaz. %
|
|
Delitti
|
2.457.764
|
2.232.552
|
-9,2%
|
Di cui: Omicidi
|
389
|
343
|
-11,8%
|
Rapine
|
32.147
|
28.612
|
-11,0%
|
Furti
|
1.319.383
|
1.198.892
|
-9,2%
|
e, fra gli omicidi:
|
|||
Criminalità
organizzata
|
53
|
46
|
-13,2%
|
Ambito
familiare/affettivo (*)
|
148
|
128
|
-13,5%
|
(*) In questo ambito, circa il 70% delle vittime sono donne
(G.Dalla Zuanna e A. Minello: Violenza
sulle donne: anche i numeri aiutano a combatterla, in Lavoce.info del 24 11.17), con una tendenza, purtroppo, lievemente
crescente rilevata nel decennio 2004-15, parzialmente invertita nel I semestre
2017. Tuttavia, complessivamente, secondo i dati United Nations Office on Drugs and Crime (riportati dai due
autori), nel periodo 2004-15 ci sono
stati in Italia 0,51 omicidi volontari su 100.000 donne, contro una media di
1,23 nei 32 paesi Europei e Nord-Africani per cui si dispone di numeri ben
comparabili. L’Italia
ha avuto il primato del più basso tasso di omicidi di donne. Anche rispetto
agli omicidi di cui è autore il partner o l’ex, il nostro paese è nella
posizione migliore, con 0,23 donne uccise ogni 100 mila donne residenti, meno
di metà rispetto alla media dei dodici paesi per cui si dispone di dati
confrontabili. (Per ulteriori analisi,
vedasi l’articolo citato).
L’Italia, che storicamente in Europa ha avuto da sempre i più
alti tassi omicidiali (omicidi/100.000 abitanti), da fine degli anni ’80 è
allineata ai tassi omicidiali dei più sicuri paesi del Nord Europa, meno di 1 ogni
100.000 abitanti (Fonte: Our world in
data)
Roma, 12 febbraio 2018
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