martedì 14 febbraio 2017

Defendit numerus / 11

Il N.U.E.
(di Felice Celato)
Le stime dell’UE sulla produzione di ricchezza nel 2017 (variazioni attese del PIL) sono appena uscite e vale la pena di dargli un’occhiata: dei 28 paesi dell’Unione (dunque, UK ancora compreso), per 2 (Romania e Lussemburgo) si prevede una crescita superiore o uguale al 4%; per 6 paesi (Malta, Ungheria, Irlanda, Polonia, Croazia e Slovenia) la crescita prevista è superiore o uguale al 3%; per 11 paesi ( Repubblica Slovacca, Lituania, Bulgaria, Lettonia, Grecia, Repubblica Ceca, Cipro, Svezia, Spagna Estonia e Paesi Bassi) la crescita prevista è superiore o uguale al 2%; per 8 paesi  (Portogallo, Germania, Austria, UK, Danimarca, Francia, Belgio e Finlandia) la crescita attesa è superiore all’1%.  Per un solo paese è prevista una crescita inferiore all’1%. E questo paese è – ovviamente buon ultimo  – l’Italia, dove il partito di governo, per consolarsi e darci nuove speranze, sta discutendo, con argomenti nobili, interessanti e stimolanti, se passare i prossimi mesi in campagna elettorale, magari previa una bella scissione, che fa sempre bene in questi tempi di troppa concordia. Ah! dimenticavo: l’UE prevede, inoltre, che in questo luminoso 2017 ci attende anche un ulteriore aumento del debito pubblico (al 133,3% del PIL) e della disoccupazione (all’ 11,6%).
Nel frattempo – leggo dai giornali – abbiamo festeggiato il lancio del NUE (Numero Unico per l’Emergenza), il 112, che porta ad unità (mi pare di capire) i punti di riferimento a disposizione dei cittadini in caso, appunto, di emergenza. Ottima cosa, credo; se è compresa anche l’emergenza psichiatrica, poi,  è facile prevedere un grande successo!

Roma 14 marzo 2017

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