domenica 20 marzo 2016

Stupi-diario radiofonico

Benedetto Croce e il gorgonzola
(di Felice Celato)
Oggi mi è capitato di ascoltare su Radio Radicale una bella conversazione del professor Giuseppe Galasso, intervistato da Valter Vecellio,  direttore di Notizie Radicali, su Benedetto Croce, storico e filosofo. Non entro nel merito della interessante trasmissione; mi limito soltanto a sottolinearne il tono civile e pacato delle domande e delle risposte, mai un’interruzione di chi di volta in volta parlava (intervistato e intervistatore), mai un argomento “strozzato”, mai un concetto soffocato in bocca a chi lo enunciava, mai un repentino cambiamento di argomento.
E, per mero divertimento, per divagarmi da altri pensieri, mi sono lasciato andare alla immaginazione: ho immaginato, cioè, lo stesso argomento affrontato, per esempio, dico a caso, su una delle reti della RAI o di un altro qualsiasi operatore "generalista", di quelli del tipo: "la trasmissione la fate voi!".Ecco il testo dell’immaginaria intervista:
Giornalista: siamo qui col professor Tal dei Tali, massimo esperto di Guglielmo Croce (uno dei massimi filosofi del ‘900) e titolare della cattedra di Storia della filosofia all’università del sud, oltreché autore di importanti testi critici sul famoso filosofo milanese. Professor Tal dei Tali, mi sente?
Professore: eccomi qua.
Giornalista: bene professore, lei che è uno dei massimi conoscitori del pensiero di Guglielmo Croce, ci vuol parlare dei rapporti fra il filosofo e il suo secolo?
Professore: Dunque, prima di addentrarci nel pensiero di Benedetto Croce, vorrei inquadrare brevemente il suo secolo….
Giornalista: Ah scusi, professore, se la interrompo; ricordo ai nostri ascoltatori che il secolo di Guglielmo Croce è anche il secolo di Benedetto Marconi, un po’ il papà di tutti noi della radio. Professore, Guglielmo Croce ascoltava la radio?
Professore: Mah, guardi, Benedetto Croce era un uomo del suo tempo e dunque….
Giornalista: Ecco, Croce e il suo tempo, la sua contemporaneità, la sua vitalità! A proposito, professore; lei sa che Croce è anche il nome di un famoso gorgonzola (*), il formaggio che esportiamo in tutto il mondo e che tutto il mondo ci invidia. Prima di andare avanti col nostro approfondimento, le vorrei far ascoltare, professore, una clip sulla produzione del gorgonzola in Italia, così poi lei ci descrive i rapporti fra Croce e il gorgonzola d’oggi.
Parte la clip sul cacio nazionale. Finisce la clip.
Giornalista: Professore è sempre lì?
Professore (con voce flebile): si sono qui.
Giornalista: dunque professore qual era il rapporto fra Croce e il gorgonzola e, più in generale, fra Croce e la cucina?
Professore (tentando una celia): beh! Croce ha molto studiato il pensiero di Vincenzo Cuoco, storico e giurista napoletano del..
Giornalista: Eh! Come no? Professore ha fatto bene a ricordarci il cuoco Vincenzo, perché io voglio farle una sorpresa: abbiamo in linea la nostra inviata Maddalena de Cuochis che ci parla proprio dal ristorante del cuoco Vincenzo; Maddalena, Croce veniva spesso nel ristorante del cuoco Vincenzo?
L’inviata Maddalena: Non saprei, qui, al ristorante, di Croce conoscono solo il gorgonzola…
Giornalista: ah! benissimo, il professor Tal dei Tali ci stava giusto parlando del rapporto fra Croce e il gorgonzola. Prima di ridargli la parola, però, abbiamo in linea un ascoltatore, Gigi da Montefeltro, che vuol dirci qualcosa su Croce:
Gigi: io di Croce mi faccio spesso il segno….
Giornalista: magnifico! Professore, ha sentito il nostro ascoltatore che addirittura si fa il segno di Croce? Croce si faceva il segno di Croce? Professore, mi sente?
Professore (si ode un colpo di pistola); poi una voce: sono Filippo, il nipote del professore che un attimo fa si è suicidato e voi ne siete i carnefici!
Giornalista: ho capito, mi dispiace, ma la trasmissione ha i suoi ritmi. Dica una cosa Filippo: lei ci perdona?
Filippo: si ma voglio giustizia!
Giornalista: bene, ora passiamo la pubblicità.

Roma 20 marzo 2016

(*) NB: per coloro che non conoscono le marche dei gorgonzola: questa è una notizia vera.

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