giovedì 3 marzo 2016

La prova del PUA

La cosiddetta pistola fumante
(di Felice Celato)
Con apprezzato understatement un amico mi ha espresso stamane il suo “scetticismo” sul ruolo che attribuisco al P.U.A., il Pensiero Unico Aggregato di cui parlavamo qualche giorno fa: “sììì – dice, concessivo, l’amico cortese – non nego che questo tuo PUA determini un certo inquinamento delle opinioni, almeno di quelle correnti in TV e su qualche giornale; ma quanto a determinare, poi, veri e propri mutamenti dell’ambiente fattuale, beh! qui sono veramente scettico.”
Bene, prendo atto, anche del riguardo di non aver detto, con crude parole romanesche, assai di più del suo pensiero sulla mia opinione; ma il mio amico è stato proprio sfortunato perché, aprendo il giornale, ho trovato proprio oggi la conferma per tabulas di quanto, invece, andavo dicendo (…da qui un immediato SMS all’amico…per rimontare).
Dunque da oggi, come si legge ovunque con grande scaramazzo (Montalbano è tornato in TV!), l’omicidio stradale è legge! Perbacco! Ne ha twittato anche il Presidente del Consiglio, e dunque deve essere vero che questa ennesima riforma è arrivata! L’Italia, dunque, c’è! E l’Europa apprezzerà!
Ma io penso…, beh!, no, non voglio dirlo con parole mie; mi limiterò a segnalare  una pillola de “Il rovescio del diritto”, la bella rubrica di Radio Radicale curata con grande acume dall’avv. Giandomenico Caiazza.
Quello che diceva Caiazza qualche settimana fa, quando l’iter di formazione della legge non era ancora completo, io lo sottoscrivo pienamente; e, anzi, lo porto a prova di quella sequenza micidiale (parole/concetti/sentimenti/fatti) di cui abbiamo qui parlato tante volte.
Ascoltate il breve (cinque minuti e mezzo) podcast de “Il rovescio del diritto” (cfr link, sotto) e pensateci sopra. Mi saprete dire se lo “scettico” amico aveva ragione.
Roma, 3 marzo 2016

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