martedì 15 settembre 2015

Stupi-diario della vecchiaia (?)

Limes tolerantiae
(di Felice Celato)
Il limite della sopportazione è quello che mi ha fissato mia moglie. E in che consiste questo limite al di là del quale diventerei insopportabile? È il numero massimo delle spedizioni a quel paese che, da domenica, sono invitato caldamente a non superare quotidianamente. Non posso cioè mandare a quel paese più di quattro fra gli opinionisti, comunicatori, politici e assimilati che mi capita di ascoltare o leggere ogni giorno! (Originariamente si voleva fissarmi il limite di  tre ma ho duramente negoziato di poter arrivare a quattro, minimo vitale, senza, però - qui ho dovuto cedere - diritto al riporto a nuovo, cioè al giorno successivo, di quelli eventualmente ma improbabilmente non utilizzati il giorno precedente.)
Capirete bene che è veramente dura per chi, come me, esterna duramente (e spesso ad alta voce) ogni volta che ascolta o legge qualche grossolanità o, addirittura, qualche bestialità; tanto più che, avendone tempo, non solo ascolto tutti i giorni e di prima mattina, mentre mi preparo ad uscire, la dettagliata rassegna stampa che, meritoriamente, fa Radio Radicale, ma anche, nel corso della giornata, leggo o sfoglio direttamente tre giornali italiani e un paio di stranieri e ascolto, magari in macchina,  un paio di emittenti radiofoniche. Per fortuna non guardo talk show nè ascolto telegiornali. Ma talora, per puro masochismo compensativo, leggo i commenti dei lettori sui giornali via internet.
Perché mi sono ridotto a vedermi imposto questo limite? Si dirà: perché diventi vecchio e i vecchi, si sa, diventano insopportabilmente insofferenti di tutto, forse caricaturalmente insofferenti, come il vecchietto di Montesano. Ma credo (o meglio: amo credere) che ci sia anche una ragione esogena: perché in Italia - lo diceva qualche tempo fa anche Galli della Loggia - volano troppe fesserie e, molto spesso, decollano,  prendono il vento e aleggiano sulle nostre teste senza che nessuno abbia il coraggio di denunciarne, apertis verbis, la cruda natura.
Sia come sia, fatto sta che oggi, avendo esaurito già in mattinata il plafond fissatomi, ho dovuto tacere leggendo che Grillo vuole andare in prigione per una condanna per diffamazione (peraltro non ancora passata in giudicato)  "come Mandela e Pertini".

Roma 15 settembre 2015

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