venerdì 19 aprile 2019

Settimana Santa


Sembrerà strano ricordare, in Settimana Santa, un passo di Platone – il filosofo greco nato 400 anni prima di quel tragico e sublime venerdì della storia – riassunto e citato da Joseph Ratzinger nella sua Introduzione al Cristianesimo:

Il grande filosofo si chiede, nella sua opera sullo Stato [Politeia], come dovrebbe andare, in questo mondo, a un uomo veramente giusto. E giunge alla conclusione che la giustizia di un uomo sarebbe davvero perfetta e provata solo allorché egli assumesse la sembianza dell’ingiustizia, perché soltanto allora sarebbe evidente che egli non segue l’opinione degli uomini, ma cerca la giustizia unicamente per sé stessa. Sicché secondo Platone, il vero giusto deve essere in questo mondo un misconosciuto e perseguitato; anzi, Platone non esita a scrivere: “Direte quindi che, stando così le cose, il giusto verrà flagellato, torturato, gettato in catene, accecato col ferro rovente e infine, dopo tutto questo scempio, finirà per essere crocefisso”.

400 anni dopo, Pilato: Ecce homo.

La verità dell’uomo – scrive ancora J. Ratzinger – è di andare continuamente contro la verità: il giusto crocefisso è quindi lo specchio messo davanti all’uomo, nel quale egli si vede spietatamente riflesso…..Guardati come sei, o uomo: incapace di sopportare il giusto… ingiusto al punto da avere continuamente bisogno dell’ingiustizia altrui per sentirti scusato, al punto di non poter tollerare il giusto che sembra strapparti di mano questa scusa.

Roma  19 aprile 2019, Venerdì Santo

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