Mendicanti e
creme solari
(di Felice Celato)
Con la stagione primaverile, le cose si muovono! Poi non mi venite
a dire che siamo un paese fermo! Eccovi gli aggiornamenti dal vostro
Camminatore Urbano Rimuginante.
Dunque, prima il capitolo mendicanti: le mie rilevazioni
metrico-statistiche mi dicono che siamo passati da un mendicante ogni 800 metri
(orario mattutino, percorso Monteverde-Tritone, rilevazione dell'anno scorso) a
un mendicante ogni 500 metri (rilevazione odierna). Alcuni però (2, un
nigeriano e un bulgaro) si sono lodevolmente organizzati e offrono gratuite
pulizie di marciapiedi in cambio di spiccioli; ottima cosa. E infatti
riscuotono successo e simpatia. Non appena la sindaca Raggi introdurrà la
petizione popolare come strumento di governo della città (strumento
democratico! ovviamente, perbacco!) proporrò una petizione per la riduzione
proporzionale della tasse comunali per la pulizia della città; sarà la prima
scintilla della rivoluzione che auspico: restringere lo Stato! E sarà anche un
piccolissimo passo verso l'integrazione come necessario sviluppo
dell'accoglienza.
Nel frattempo, ci sono anche altre novità di mercato: il
mendicante rumeno di via Arenula, che credevo ritornato in Romania, ha invece
ripreso il suo posto e mi ha annunciato interessanti sviluppi della sua
attività: ora via Arenula è presidiata in entrambi i lati perché di fronte a
lui, sul lato opposto della strada, ora opera la figlia; così, mi ha
detto, con malcelato orgoglio per lo sviluppo dell'azienda di famiglia e
dimostrando una straordinaria attenzione al cliente, puoi passare anche di
là senza problemi.
Sul tema mendicanti – che, come avrete
capito, mi appassiona – vi segnalo (vedi link a La Rivista Il Mulino, in nota) un articolo sul
diritto di mendicare, un lampo di luce nel mondo illiberale che ci apprestiamo
a vivere.
Bene e ora veniamo al capitolo sole: le strade romane, si sa, sono
assolate e per me che devo proteggere l'epidermide dal sole non resta
che il cappello, anche d'estate. Sennonché, scopro che esistono delle creme
protettive che consentono di viaggiare a capo scoperto anche per chi deve
temere (dermatologicamente parlando) il
sole (altrimenti amatissimo). E dunque passo all'acquisto di una crema ad hoc; ma l'inesperienza
nell'uso della stessa mi ha portato, evidentemente, a qualche eccesso. Me ne
sono accorto stamani quando ho incontrato una giornalista mia amica che ha la
romanissima (e da me non pacificamente accettata) abitudine del saluto bacioso. Bene: dopo il doppio saluto
l'ho vista allontanarsi ripulendosi il viso. Avrò sbagliato la dose di crema solare?
Roma 12 aprile 2017
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