Quarto compleanno
(di Felice Celato)
L’imminente
“compleanno” di questo blog (aperto
il 16 aprile del 2011) mi induce a comunicare qualche numero e qualche
considerazione al riguardo di questi.
In
48 mesi (appunto 4 anni) ci siamo scambiati qualche idea 280 volte (quasi 6
volte al mese); uso il termine “scambiati” perché, nonostante i dialoghi
“formalizzati” con commenti sul blog
siano stati pochi (una ventina), non sono mancati tanti spunti di conversazione
privata diretta o via mail, tutti
ricchi di interesse e di ragionamenti non banali. E anche quei pochi che hanno
preso la forma di un commento pubblicato, nessuno di essi (lo dico con orgoglio
per la qualità dei miei amici-interlocutori asincroni) ha assunto le banali
caratteristiche che tanto affliggono molti dei blog assai più popolari del mio.
Per
me, poi, le occasioni per scrivere qualcosa sono state altrettante occasioni
per ragionare dei nostri tempi (talora anche per sorriderne, come facciamo con
gli stupi-diarii) e riordinare le
idee, come sempre accade – credo – a chi tenta di mettere giù ordinatamente le
proprie. Scrivere è un esercizio (per me, lo confesso, estremamente piacevole)
di chiarificazione, prima di tutto per se stessi; e se anche in esso può
esserci una componente lato sensu
narcisistica, ho sempre trovato estremamente utile rileggere a distanza di
tempo per misurare nei giorni e nei mesi come cambino le sensibilità e anche le
valutazioni. Il che, in qualche modo, “relativizza” le nostre opinioni e ci
induce (o dovrebbe indurci) ad una moderata auto-valutazione delle stesse:
sbagliamo tante volte, anche quando ci sembra di essere sicuri di quello che
diciamo (ricordate il Minimum
Irrepressible Futile Thinking Index di cui abbiamo scherzato in un post dell’ottobre scorso?). Il tempo, da
questo punto di vista, è un grande maestro.
Nei
48 mesi di…”onorato servizio” il blog
ha avuto oltre 19.000 visite, quasi 400 al mese, più di una dozzina al giorno.
Certamente il numero così elevato è anche frutto di visite occasionali, magari
indotte dalla casualità delle centinaia di migliaia di “ricerche” che corrono
ogni giorno sulla rete (per esempio: un mio post
dell’aprile 2011 intitolato Confini/frontiere
ha avuto quasi 1200 visite, quasi una al giorno); ma mi conforta rilevare che
nei due mesi (maggio e giugno del 2014) in cui non ho scritto alcunché (una
crisi che si è rivelata passeggera), le visite si sono ridotte ad un terzo,
segno che – mediamente – gli altri due terzi delle visite sono, di solito,
indotte dal filo delle nostre conversazioni asincrone. Se fosse lecito trarre
una conclusione generale da questo semplice dato forse statisticamente poco
significativo, si potrebbe dire che circa 250 visite mensili (i due terzi delle
complessive 400) sono indotte appunto dal filo delle nostre corrispondenze e
quindi da un desiderio di restare in
contatto che va al di là dei soli 5 followers,
“registrati” come tali.
Insomma:
possiamo essere soddisfatti, non foss’altro per come abbiamo passato il tempo,
senza far danni (almeno spero) ed esorcizzando l’isolamento che l’età tende a
portare con sé.
Roma 6 aprile 2015 (Lunedì dell’Angelo)
Nessun commento:
Posta un commento