lunedì 6 aprile 2015

Attorno a questo blog

Quarto compleanno
(di Felice Celato)
L’imminente “compleanno” di questo blog (aperto il 16 aprile del 2011) mi induce a comunicare qualche numero e qualche considerazione al riguardo di questi.
In 48 mesi (appunto 4 anni) ci siamo scambiati qualche idea 280 volte (quasi 6 volte al mese); uso il termine “scambiati” perché, nonostante i dialoghi “formalizzati” con commenti sul blog siano stati pochi (una ventina), non sono mancati tanti spunti di conversazione privata diretta o via mail, tutti ricchi di interesse e di ragionamenti non banali. E anche quei pochi che hanno preso la forma di un commento pubblicato, nessuno di essi (lo dico con orgoglio per la qualità dei miei amici-interlocutori asincroni) ha assunto le banali caratteristiche che tanto affliggono molti dei blog assai più popolari del mio.
Per me, poi, le occasioni per scrivere qualcosa sono state altrettante occasioni per ragionare dei nostri tempi (talora anche per sorriderne, come facciamo con gli stupi-diarii) e riordinare le idee, come sempre accade – credo – a chi tenta di mettere giù ordinatamente le proprie. Scrivere è un esercizio (per me, lo confesso, estremamente piacevole) di chiarificazione, prima di tutto per se stessi; e se anche in esso può esserci una componente lato sensu narcisistica, ho sempre trovato estremamente utile rileggere a distanza di tempo per misurare nei giorni e nei mesi come cambino le sensibilità e anche le valutazioni. Il che, in qualche modo, “relativizza” le nostre opinioni e ci induce (o dovrebbe indurci) ad una moderata auto-valutazione delle stesse: sbagliamo tante volte, anche quando ci sembra di essere sicuri di quello che diciamo (ricordate il Minimum Irrepressible Futile Thinking Index di cui abbiamo scherzato in un post dell’ottobre scorso?). Il tempo, da questo punto di vista, è un grande maestro.
Nei 48 mesi di…”onorato servizio” il blog ha avuto oltre 19.000 visite, quasi 400 al mese, più di una dozzina al giorno. Certamente il numero così elevato è anche frutto di visite occasionali, magari indotte dalla casualità delle centinaia di migliaia di “ricerche” che corrono ogni giorno sulla rete (per esempio: un mio post dell’aprile 2011 intitolato Confini/frontiere ha avuto quasi 1200 visite, quasi una al giorno); ma mi conforta rilevare che nei due mesi (maggio e giugno del 2014) in cui non ho scritto alcunché (una crisi che si è rivelata passeggera), le visite si sono ridotte ad un terzo, segno che – mediamente – gli altri due terzi delle visite sono, di solito, indotte dal filo delle nostre conversazioni asincrone. Se fosse lecito trarre una conclusione generale da questo semplice dato forse statisticamente poco significativo, si potrebbe dire che circa 250 visite mensili (i due terzi delle complessive 400) sono indotte appunto dal filo delle nostre corrispondenze e quindi da un  desiderio di restare in contatto che va al di là dei soli 5 followers, “registrati” come tali.
Insomma: possiamo essere soddisfatti, non foss’altro per come abbiamo passato il tempo, senza far danni (almeno spero) ed esorcizzando l’isolamento che l’età tende a portare con sé.

Roma  6 aprile 2015 (Lunedì dell’Angelo)

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