Un
risveglio terribile
(di Felice Celato)
“L’ITALIA AD UNA SVOLTA” era il titolo che
campeggiava a tutta pagina sul Corriere della sera, in prima, ovviamente.
Le notizie erano sintetizzate in un vasto riquadro che evidenziava l’assoluta
novità delle cose descritte all’interno del giornale; più o meno (l'emozione può
farmi velo in qualche parte del ricordo) queste:
Finalmente raggiunto un
maxi-accordo fra le forze politiche del Paese per imprimere una decisa svolta
alla situazione da tempo impantanata in interminabili discussioni: le prossime
elezioni si svolgeranno col sistema Mixitellum, 25% dei seggi
col maggioritario, 25 % col proporzionale senza soglia, 25% col proporzionale
con soglia, 25% a sorteggio. Per concorrere a quest’ultima quota occorrerà
iscriversi via internet inviando un curriculum vitae (in
inglese) ad un apposito ufficio costituito presso la Consip ma vigilato
dall’Anac di Renato Cantone. Questo per la Camera dei Deputati. Per il Senato
(sempreché nel frattempo non venga sostituito dal Cnel, appositamente
rilanciato) si voterà per alzata di mano nei principali stadi e saranno
candidabili tutti i possessori di tessera del tifoso non scaduta e convalidata
da almeno tre squadre del nord (per il 50 % dei seggi) e da almeno tre squadre
del sud (per il restante 50%). Ovviamente si dovrà tenere conto delle quote
rosa e delle quote azzurre, ma (attenzione!) all’interno di ciascuna delle
quote previste sia per la Camera che per il Senato.
Le coalizioni in lizza
saranno tre:
• I catto-populisti,
guidati da un quadrumvirato-mulierato composto da p. Grillo ofm e mons.
Galantino e dalla coppia sindaca Raggi e suor Paola;
• I demo-animalisti,
invece, saranno guidati da Renzi (Matteo) e Berlusconi (PierSilvio) e dal
duo Boschi e Brambilla;
• I leghisti
del Sud, guidati da un solo leader (per smentire ogni
possibile accusa di separatismo), Salvini.
Ognuna delle tre coalizioni
dovrà esprimere in anticipo in nome del candidato premier in modo che, alla
chiusura delle urne (questo è assolutamente essenziale!) si sappia chi
governerà.
I catto-populisti hanno
già indicato il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio; i demo-animalisti Dudù
(con una reggenza affidata a Roberto Saviano o a Erri De Luca) e i leghisti
del Sud il presidente della Sicilia, Crocetta.
Al ministero dell’Economia
andrà – nel ritrovato spirito unitario e per dare gli opportuni messaggi
all’Europa ed ai mercati finanziari – un tecnico di comune fiducia e si fa già
il nome Fabio Fazio (che nel frattempo passerà a Mediaset).
Per quanto riguarda la nostra
posizione sull’Euro, tutti e tre le coalizioni si sono dichiarate concordi ad
avviare un duro negoziato con l’Europa (anche minacciando una Italexit ma senza
insistere troppo per evitare che, stavolta, veniamo presi sul serio) al fine di
avere in Italia almeno tre valute: quella per gli scambi con l’estero resterà
l’Euro; quella per gli scambi interni fra persone dello stesso sesso sarà
denominata la pizza di fango omo-sex; quella invece per gli scambi fra
persone di sesso diverso sarà denominata la pizza di fango bi-sex. Il
cambio fra queste tre valute sarà fisso nei rapporti con l’Euro (1 € = 1.999
pizze di fango) e fluttuante quello fra le due pizze di fango
(rispettivamente la omo-sex e la bi-sex) per fare
in modo che il cambio rifletta continuamente l’interazione fra generi, fino al
raggiungimento della perfetta parità, altamente auspicata da tutte le forze
politiche e anche raccomandata da papa Francesco in un apposito messaggio al
Paese per "benedire" la ritrovata concordia. Il debito pubblico sarà
ripagato in pizze di fango (quello detenuto da investitori
esteri, invece, in Euro).
Per la miseria! Che notizie!
Roso dall'ansia, cominciavo a sfogliare freneticamente il giornale fino ad
arrivare alle pagine sportive. E qui leggevo: la Juve crolla col
Crotone.
Solo allora mi sono reso
conto che stavo sognando. Non poteva essere vero, niente era vero. Niente
grande accordo, niente Dudù, niente Mixitellum, niente Fazio al Tesoro. E
purtroppo niente Crotone vincente. Eh!, sí, magari le cose andassero cosi,
sarebbe troppo bello.
Roma
22 maggio 2017
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