lunedì 22 maggio 2017

Incubi

Un risveglio terribile
(di Felice Celato)
“L’ITALIA AD UNA SVOLTA” era il titolo che campeggiava  a tutta pagina sul Corriere della sera, in prima, ovviamente. Le notizie erano sintetizzate in un vasto riquadro che evidenziava l’assoluta novità delle cose descritte all’interno del giornale; più o meno (l'emozione può farmi velo in qualche parte del ricordo) queste:
Finalmente raggiunto un maxi-accordo fra le forze politiche del Paese per imprimere una decisa svolta alla situazione da tempo impantanata in interminabili discussioni: le prossime elezioni si svolgeranno col sistema Mixitellum, 25% dei seggi col maggioritario, 25 % col proporzionale senza soglia, 25% col proporzionale con soglia, 25% a sorteggio. Per concorrere a quest’ultima quota occorrerà iscriversi via internet inviando un curriculum vitae (in inglese) ad un apposito ufficio costituito presso la Consip ma  vigilato dall’Anac di Renato Cantone. Questo per la Camera dei Deputati. Per il Senato (sempreché nel frattempo non venga sostituito dal Cnel, appositamente rilanciato) si voterà per alzata di mano nei principali stadi e saranno candidabili tutti i possessori di tessera del tifoso non scaduta e convalidata da almeno tre squadre del nord (per il 50 % dei seggi) e da almeno tre squadre del sud (per il restante 50%). Ovviamente si dovrà tenere conto delle quote rosa e delle quote azzurre, ma (attenzione!) all’interno di ciascuna delle quote previste sia per la Camera che per il Senato.
Le coalizioni in lizza saranno tre: 
catto-populisti, guidati da un quadrumvirato-mulierato composto da p. Grillo ofm e mons. Galantino e dalla coppia sindaca Raggi e  suor Paola;
demo-animalisti, invece, saranno guidati da Renzi (Matteo)  e Berlusconi (PierSilvio) e dal duo Boschi e  Brambilla;
leghisti del Sud, guidati da un solo leader (per smentire ogni possibile accusa di separatismo), Salvini.
Ognuna delle tre coalizioni dovrà esprimere in anticipo in nome del candidato premier in modo che, alla chiusura delle urne (questo è assolutamente essenziale!) si sappia chi governerà.
catto-populisti hanno già indicato il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio; i demo-animalisti Dudù (con una reggenza affidata a Roberto Saviano o a Erri De Luca) e i leghisti del Sud il presidente della Sicilia, Crocetta.
Al ministero dell’Economia andrà – nel ritrovato spirito unitario e per dare gli opportuni messaggi all’Europa ed ai mercati finanziari – un tecnico di comune fiducia e si fa già il nome Fabio Fazio (che nel frattempo passerà a Mediaset).
Per quanto riguarda la nostra posizione sull’Euro, tutti e tre le coalizioni si sono dichiarate concordi ad avviare un duro negoziato con l’Europa (anche minacciando una Italexit ma senza insistere troppo per evitare che, stavolta, veniamo presi sul serio) al fine di avere in Italia almeno tre valute: quella per gli scambi con l’estero resterà l’Euro; quella per gli scambi interni fra persone dello stesso sesso sarà denominata la pizza di fango omo-sex; quella invece per gli scambi fra persone di sesso diverso sarà denominata la pizza di fango bi-sex. Il cambio fra queste tre valute sarà fisso nei rapporti con l’Euro (1 € = 1.999 pizze di fango) e fluttuante quello fra le due pizze di fango (rispettivamente la omo-sex e la bi-sex) per fare in modo che il cambio rifletta continuamente l’interazione fra generi, fino al raggiungimento della perfetta parità, altamente auspicata da tutte le forze politiche e anche raccomandata da papa Francesco in un apposito messaggio al Paese per "benedire" la ritrovata concordia. Il debito pubblico sarà ripagato in pizze di fango (quello detenuto da investitori esteri, invece, in Euro).
Per la miseria! Che notizie! Roso dall'ansia, cominciavo a sfogliare freneticamente il giornale fino ad arrivare alle pagine sportive. E qui leggevo: la Juve crolla col Crotone.
Solo allora mi sono reso conto che stavo sognando. Non poteva essere vero, niente era vero. Niente grande accordo, niente Dudù, niente Mixitellum, niente Fazio al Tesoro. E purtroppo niente Crotone vincente. Eh!, sí, magari le cose andassero cosi, sarebbe troppo bello.


Roma 22 maggio 2017



Nessun commento:

Posta un commento