venerdì 12 dicembre 2014

Numerando quaero

Fratelli d’Italia
(di Felice Celato)
Col riproporsi dell’allarme sul debito Italiano, rifioriscono i mantra mendaci dei nostri politici e propagandisti.
Allora mi va di tentare un piccolo ragionamento su qualche numero alla fine del quale proporrei alcune domande (retoriche) anti-mantra (mi perdoneranno i lettori che  detestano i numeri e quelli che li amano saranno indulgenti per qualche arrotondamento e semplificazione). Fermiamoci, oggi, sul famoso tema della tanto invocata “flessibilità”.

Dunque:
  • nel 1980 il nostro Debito Pubblico (DP) era pari al 59% del nostro Prodotto Interno lordo (PIL); nel 1990 era pari al 95%; nel 2000 era pari al 109%; nel 2010 era pari al 119%. Raddoppiato in trent’anni.
  • Nel 1992, con l’accordo di Maastricht, ci impegnammo a riportare progressivamente quel rapporto (che nel 1992 era pari al  105%) verso il 60% . Da allora ad oggi il rapporto è passato dal 105 al 133%.
  • Eppure, da allora (1992), l’Italia ha conosciuto periodi di intenso sviluppo (cioè di crescita del PIL reale oltre l’1,5% annuo, come avvenne per esempio nel 1994,95,97, 2000, 2001, 2004 e 2006-07) e periodi di recessione (calo del PIL reale, come accadde nel 1993, 2008, 2009, 2012 e 2013), inframezzati da periodi di basso sviluppo (cioè di crescita del PIL reale sotto l’1,5%, in tutti gli anni non menzionati sopra e compresi fra il 1993 e il 2013).
  • Dunque, non solo non abbiamo rispettato gli impegni assunti, ma, addirittura abbiamo fatto crescere il famoso rapporto DP/PIL sia in periodi di sviluppo sia in periodi di recessione (uniche eccezioni: il periodo 1995-2004 e il 2007, 11 anni con calo del Debito e aumento del PIL, sui 22 trascorsi dal 1992).

Bene, fin qui i (noiosi) dati; veniamo alle domande (retoriche):
  • C’è stata nei nostri riguardi carenza di “flessibilità”?
  • Siamo stati affidabili nei confronti degli impegni assunti?
  • Perché ci si dovrebbe far credito di ulteriore “flessibilità” se abbiamo dilatato il debito sia quando lo sviluppo c’era (nel 1994, nel 2005, nel 2006 e nel 2010) sia quando non c’era (nel 2008, nel 2009, nel 2012 e nel 2013) o era assai debole (nel 2005, nel 2011)?
  • Fareste credito (di denaro o di fiducia) a chi ha mostrato di non volere ciò che ha promesso o di non saper fare ciò che proclama – usualmente ad alta voce – di voler fare?

Roma 12 dicembre 2014


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