Stupi-diario
divertente/2
(di Felice Celato)
Proseguendo
nella sua riluttante gimkana fra la propria dubbiosa volontà e la superiore volontà
del partito (vedasi Stupi-diario di tre giorni fa), oggi D’Alema ha finalmente “chiarito”
il suo atteggiamento sulla famosa ricandidatura. Dunque: se alle primarie vince
Bersani, D’Alema non si ricandiderà (conscendo la regola del partito che ci ha
ricordato lui stesso, dobbiamo interpretare: sempreché il partito non lo
ricandidi!); se invece vince Renzi, si ricandiderà (evidentemente: quand’anche
il partito non glielo chieda).
I
soliti ben informati suggeriscono di interpretare l’indovinello come un altro
episodio dell’eterna lotta con Veltroni, che sta impropriamente proclamando il
suo sacrosanto diritto di non ricandidarsi, in barba alla regola che nel PD
“non ci si candida ma si è candidati”!
Roma 18 ottobre 2012
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