Emozioni Rai
(di
Felice Celato)
Il
gran caldo, unito al rallentamento dei pensieri e delle ansie che la vacanza
porta con sé, rende faticoso anche il tentare di mantenere aperte queste nostre
chiacchiere fra amici. Del resto la cronaca di questi giorni non offre seri
spunti, salvo non voler ritenere degni di commento i “fatti” che riempiono le
cronache di questi giorni: vogliamo parlare della “riforma” della governance della Rai? O dell’annunciata
“soppressione” del corpo delle Guardie Forestali? O dell’insopprimibile vena
polemica del nostro Premier? O dei travagli del PD? Francamente non credo ne valga la pena: non
mi muovono più che un sorriso, magari reso mesto dalla straordinaria
inadeguatezza di ciò che sembra muovere le attenzioni della politica e della
“cultura” della “classe dirigente” italiane. Dicevamo qualche giorno fa che
“forse senza collassi, andremo avanti così, declinando lentamente”, senza
attenderci dal presente nessun sussulto che faccia pensare ad un pensiero
solido retrostante alle azioni: scegliamo costantemente la superficie di ciò
che appare e trascuriamo il profondo del disagio che ci pervade.
Per
non pensarci troppo, rifugiamoci nel sorriso di questa rubrichetta e
consideriamo in questa chiave le dichiarazioni di alcuni dei neo-eletti
consiglieri d’amministrazione della Rai: Freccero dice di volere di nuovo alla
Rai Grillo e Santoro; Guelfi, dopo aver ricordato che da noi si trasmettono
troppi talk-show, dichiara, forse per
suscitare un po’ di suspence: “Io
sono una contraddizione, da sempre sono diviso fra ghibellini e guelfi. Vediamo
alla Rai quale mia parte prevarrà.”; la “tecnica” esperta di storia dell’arte,
la Borioni, ricorda Enzo Siciliano come grande presidente del servizio
pubblico; Siddi invece enuncia già un programma di lavoro: “Visto il mio
passato, mi batterò subito per i tanti giornalisti male inquadrati in Rai”.
Se
la Rai fosse un problema serio per il paese, ci sarebbe da essere preoccupati;
ma per fortuna non lo è e allora possiamo sorridere del “nuovo” CdA.
Si
dirà: eh! Sei il solito dissacratore! Anche il Presidente del Senato e quella
della Camera, intervistati a caldo, appena eletti, fecero delle
dichiarazioni…strambe (vedasi “Stupi-diario
perplesso” del 21 marzo 2013) e poi si sono rivelati degli ottimi
Presidenti!
E’
vero! Non ci avevo pensato. L’emozione fa spesso dire cose confuse. Dunque,
come è d’obbligo, speriamo bene.
Roma,
5 agosto 2015
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