giovedì 17 ottobre 2013

Stupi-diario criminale

Negazionismo
(di Felice Celato)
Per definire la negazione dell’Olocausto si può attingere a copiose mani nel vocabolario della lingua Italiana: desolante stupidaggine, clamorosa fesseria, balorda cretinata, semplice scemenza e così via (fate voi); ancora più efficacemente si potrebbe attingere al vocabolario non scritto delle correnti espressioni più icastiche e rudi, quelle financo abusate nel linguaggio di tutti i giorni, che, però, non sono proprie di una conversazione civile (ed educata) quale vorrebbe essere quella che ha origine, fra pochi amici, da questo blog.
Mi viene assai più difficile immaginare che una opinione così smaccatamente antistorica e sgangherata possa diventare un reato, con pena edittale di 5 anni di galera. Eppure, il rissoso e scomposto Parlamento Italiano pare abbia trovato (in Senato, in commissione, però referente) l’unanimità per votare un reato di (sciocca) opinione, evidentemente anche sulla base di “ben motivate” argomentazioni tipo quelle utilizzate da una eccellente senatrice del PD che, stando al Corriere della sera di ieri, avrebbe dichiarato: “L’approvazione del testo sarà una risposta definitiva [sic!] anche a quanto contenuto nel testamento di Priebke che negherebbe [sic!] l’esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento. Un atteggiamento odioso che ora diventa un preciso reato [sic!].”
Ma tant’è, questi sono i tempi, queste le persone che mandiamo a rappresentarci, questi sono “i pensieri” che corrono veloci nelle loro menti illuminate.
Mi immagino i processi che ne seguiranno se questa sciocchezza parlamentare diventasse legge, le argomentazioni degli incolpati per scagionarsi, i ricorsi alla Corte Costituzionale, gli esempi di negazionismi non sanzionati, magari le perizie di storici, di parte e d’ufficio, le vuote chiacchiere sulle chiacchiere vuote.
Lo so che questo reato esiste anche in altri Paesi; lo so che al negazionismo sono spesso legati intenti ideologici talora anche pericolosi. Ma, lo stesso, non mi sembra una buona idea quella di trattare i fessi da criminali: se estendessimo il concetto, temo che le galere sarebbero piene…..e (direbbe Mina) le strade vuote.

Roma, 17 ottobre 2013

PS: valgono per questo post le stesse premesse di quello precedente

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