giovedì 21 marzo 2013

Stupi-diario perplesso


Standing ovation di primavera
(di Felice Celato)
La gallina non è un animale intelligente, lo si capisce, lo si capisce da comeeeeeee guarda la gente”, così cantavano, molti anni fa, Cochi e Renato.
Questa buffa canzoncina surreale (ricordate, l’altro pezzo…..”un camion scarico di lavabos che si è scentrato su un pulman con su tutta gente che mangiava i sandwic e ha perso una ruota”) mi tornava in mente a proposito della politica guardando in TV i neo presidenti di Camera e Senato che, freschi (direi anzi: molto freschi) di nomina, correvano a comparire a Ballarò per dire, col volto giustamente soddisfatto di chi sa di aver fatto fino in fondo semplicemente il proprio dovere, che in un pomeriggio di duro lavoro in comune  avevano maturato delle clamorose decisioni di cui tutti eravamo in attesa. Vale la pena di trascrivere letteralmente l’inizio dell’amabile conversazione fra il festoso Floris e gli ancora più festosi neo-presidenti:
Floris: Buona sera a entrambi e, intanto, complimenti, grazie anche perché poi non credo che succeda spesso che sia mai successo forse che erano insieme presidente di Camera e Senato a presentarsi così agli Italiani.
Grasso: Per noi è una cosa anche eccezionale, sembra che sia normale e comunque ci descrivono una cosa eccezionale quella che per noi invece è assolutamente normale.
Boldrini: anche perché abbiamo lavorato insieme tutto il pomeriggio, dunque è venuto anche facile trovarci qui.
E così via, come un camion scarico di lavabos (chi vuole può rivedersi la fresca comparsata su YouTube); poi l’applauditissimo scoop affidato all’ingenuo volto della Boldrini: Ci siamo visti per fare un po’ un programma su come tagliare il superfluo e dunque abbiamo cominciato da noi stessi. Abbiamo quindi voluto iniziare noi, così facendo un gesto significativo a cominciare dalla nostra retribuzione….
E poi l’altro scoop, stavolta affidato a Grasso: Intanto noi andiamo per una più alta produttività, raddoppiando le ore di lavoro che negli ultimi tempi erano 48 a 96; ciò significa lavorare mediamente dal lunedì al venerdì [5 giorni, cioè 120 ore in tutto di cui 96 di lavoro, circa 19 al giorno, NdA]. Non mi pare poi granché, si potrebbe fare di più [ eh già, effettivamente si potrebbe aumentare fino a 120 ore, cioè 24 ore al giorno, NdA].
Capisco l’emozione del frettoloso esordio mediatico nelle nuove vesti; e sono certo che entrambi i nuovi presidenti (uno dei quali è già in corsa per la Presidenza del Consiglio o addirittura della Repubblica; starei per dire: per fortuna che il Conclave c’è già stato!) sapranno, in prosieguo di tempo, pervenire a più sostanziose performances (anche dal punto di vista sintattico); ma mi domando: standing ovation a Grillo o a Floris?
Forse la politica, come la famosa gallina di Cochi e Renato, dovrebbe guardare alla gente in modo diverso.
Roma, 21 marzo 2013, è primavera (e, curiosamente, ci va di scherzare)

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