Standing ovation di primavera
(di
Felice Celato)
“La gallina non è un animale intelligente, lo
si capisce, lo si capisce da comeeeeeee guarda la gente”, così cantavano,
molti anni fa, Cochi e Renato.
Questa
buffa canzoncina surreale (ricordate, l’altro pezzo…..”un camion scarico di lavabos che si è scentrato su un pulman con su
tutta gente che mangiava i sandwic e ha perso una ruota”) mi tornava in
mente a proposito della politica guardando in TV i neo presidenti di Camera e
Senato che, freschi (direi anzi: molto freschi) di nomina, correvano a
comparire a Ballarò per dire, col volto giustamente soddisfatto di chi sa di
aver fatto fino in fondo semplicemente il proprio dovere, che in un pomeriggio
di duro lavoro in comune avevano
maturato delle clamorose decisioni di cui tutti eravamo in attesa. Vale la pena
di trascrivere letteralmente l’inizio dell’amabile conversazione fra il festoso Floris e gli
ancora più festosi neo-presidenti:
Floris: Buona sera a entrambi e, intanto,
complimenti, grazie anche perché poi non credo che succeda spesso che sia mai
successo forse che erano insieme presidente di Camera e Senato a presentarsi
così agli Italiani.
Grasso: Per noi è una cosa anche eccezionale,
sembra che sia normale e comunque ci descrivono una cosa eccezionale quella che
per noi invece è assolutamente normale.
Boldrini: anche perché abbiamo lavorato insieme
tutto il pomeriggio, dunque è venuto anche facile trovarci qui.
E
così via, come un camion scarico di
lavabos (chi vuole può rivedersi la fresca comparsata su YouTube); poi
l’applauditissimo scoop affidato
all’ingenuo volto della Boldrini: Ci
siamo visti per fare un po’ un programma su come tagliare il superfluo e dunque
abbiamo cominciato da noi stessi. Abbiamo quindi voluto iniziare noi, così
facendo un gesto significativo a cominciare dalla nostra retribuzione….
E
poi l’altro scoop, stavolta affidato
a Grasso: Intanto noi andiamo per una più
alta produttività, raddoppiando le ore di lavoro che negli ultimi tempi erano
48 a 96; ciò significa lavorare mediamente dal lunedì al venerdì [5 giorni,
cioè 120 ore in tutto di cui 96 di lavoro, circa 19 al giorno, NdA]. Non mi pare poi granché, si potrebbe fare di più [ eh già, effettivamente
si potrebbe aumentare fino a 120 ore, cioè 24 ore al giorno, NdA].
Capisco
l’emozione del frettoloso esordio mediatico nelle nuove vesti; e sono certo che
entrambi i nuovi presidenti (uno dei quali è già in corsa per la Presidenza del
Consiglio o addirittura della Repubblica; starei per dire: per fortuna che il
Conclave c’è già stato!) sapranno, in prosieguo di tempo, pervenire a più
sostanziose performances (anche dal
punto di vista sintattico); ma mi domando: standing
ovation a Grillo o a Floris?
Forse
la politica, come la famosa gallina di Cochi e Renato, dovrebbe guardare alla
gente in modo diverso.
Roma,
21 marzo 2013, è primavera (e, curiosamente, ci va di scherzare)
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