(di Felice Celato)
Mentre
ci avviciniamo al triste bilancio dei reciproci disprezzi (quello degli
Italiani verso i politici e quello, come dicevamo qualche tempo fa, dei
politici verso gli Italiani) mi pare assai più confortante tornare a riflettere
sul significato della decisione di
Benedetto XVI.
Molti
di noi cattolici “devoti” abbiamo pensato al “gesto” di Benedetto XVI, che si
dimette sentendosi debole di fronte alle necessità della Chiesa, ponendolo a
raffronto con quello del suo predecessore, Giovanni Paolo II, plasticamente rappresentato mentre batte con
la mano il leggìo dalla finestra del palazzo che resta muta per la fisica
impotenza alle parole.
A
tutti quelli che hanno seguito questo percorso di riflessione, segnalo l’articolo
di Mons. Bruno Forte, vescovo di Chieti, fine teologo ed anche scrittore
suggestivo (pubblicato oggi da Il Sole 24 ore, segue link), che mi pare
fornisca una chiave di lettura profonda e densa di significati.
Roma,24
febbraio 2013
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