martedì 23 aprile 2013

Segnalazioni


Una lettura urgente
(di Felice Celato)
Il 16 ottobre 2010, nel quadro delle celebrazioni per il bicentenario della nazione Argentina, il cardinale Jorge Mario Bertoglio ha presentato alla “XIII giornata di pastorale sociale”, organizzata dall’Arcidiocesi di Buenos Aires, un testo molto denso che Jaka Book ha appena pubblicato sotto il titolo “Noi come cittadini noi come popolo”.
La sua straordinaria attualità nel confuso e pericoloso contesto che viviamo, in Italia, in quest’altra parte del mondo, mi suggerisce di raccomandare a tutti la lettura del breve ma – l’ho già detto – denso testo.
Proprio questa densità mi sconsiglia di accennare ad un sintesi del testo. Mi limiterò a due spunti, uno di metodo (i quattro principi fondamentali) e uno di fede (la preghiera per la patria).
I quattro principi fondamentali che il cardinale Bertoglio propone, come chiave per vivere le tre “tensioni bipolari” (tra pienezza e limite, tra idea e realtà, tra globale e locale) che consentono di costruire un progetto di società: (1) il tempo è superiore allo spazio (cioè il processo è superiore all’occupazione degli spazi del potere); (2) l’unità è superiore al conflitto;(3) la realtà è superiore all’idea; (4) il tutto è superiore alla parte.
Leggeteli attentamente e vi troverete una chiave alta per recuperare alla politica la funzione che siamo venuti distruggendo.
La preghiera per la patria, invece, la riporto integralmente: è riferita all’Argentina ma credo che vada più che bene anche per noi:
Gesù Cristo, Signore della storia, abbiamo bisogno di te.
Ci sentiamo feriti e oppressi.
Abbiamo bisogno del tuo conforto e della tua forza.
Vogliamo essere nazione,
una nazione la cui identità
sia la passione per la verità
e l'impegno per il bene comune.
Dacci il coraggio della libertà
dei figli di Dio
per amare tutti senza escludere nessuno,
privilegiando i poveri
e perdonando quelli che ci offendono,
rifiutando l'odio e costruendo la pace.
Concedici la saggezza del dialogo
e la gioia della speranza che non delude.
Tu ci convochi. Siamo qui, Signore,
vicini a Maria, che da Lujàn ci dice:
Argentina! Canta e cammina!
Gesù Cristo, Signore della storia, abbiamo bisogno di te.
Amen.

Roma, 23 aprile 2013



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