- il “decreto sviluppo” (maggio, Governo Berlusconi)
- la “manovra” di luglio (Governo Berlusconi)
- la “manovra” di agosto (Governo Berlusconi)
- la “legge di stabilità” (Governo Berlusconi)
- la “manovra” di Natale (Governo Monti)
Un piccolo spazio per riflettere, insieme a FELICE CELATO [*Discernere è una parola che può avere almeno tre significati: (1) distinguere (tipicamente, il bene dal male);(2) riuscire a comprendere con sufficiente chiarezza, veder chiaro; e anche: (3) Giudicare. E' fin troppo ovvio che qui viene usata, come auspicio, nel secondo dei tre significati; cerchiamo insieme di veder chiaro, nella confusione, forse non involontaria, che ci circonda]
venerdì 30 dicembre 2011
Addio 2011!
Lasciamoci così, senza rancore
(di Felice Celato)
Dunque si chiude il 2011, un anno denso di cose non buone; proviamo solo ad elencarle (forse ne dimentico qualcuna):
l’incendio del Mediterraneo (l’abbiamo chiamato subito Primavera araba, ma….vedremo);
la tragedia di Fukushima;
la guerra di Libia;
le violenze in Egitto e Siria;
la strage di Oslo;
la crisi dei debiti sovrani;
la crisi Greca ed i balbettii dell’Europa;
la crisi Italiana e le 5 manovre;
Come al solito, basta una cosa buona per farne dimenticare tante cattive; e poi di cose cattive che possono diventare buone col tempo ce ne sono pur state: l’incendio del Mediterraneo che, appunto, può rivelarsi un’autentica primavera araba; ma anche la crisi del debito sovrano europeo può diventare una cosa buona, se l’Europa si sveglierà dal suo torpore istituzionale (diceva Monnet: “l’Europa si farà nelle crisi e sarà la somma delle soluzioni applicate”). Dalle poche cose buone del 2011, invece, non credo che possiamo aspettarci evoluzioni negative.
Ce ne è abbastanza per non portare rancore al 2011, che pure non abbiamo amato; temo non sarà facile nemmeno amare il 2012 (anno bisesto), per così come si prospetta; ma bisogna provarci!
Auguri a tutti gli amici lettori.
30 dicembre 2011
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