venerdì 30 dicembre 2011

Addio 2011!

Lasciamoci così, senza rancore


 
(di Felice Celato)

 
Dunque si chiude il 2011, un anno denso di cose non buone; proviamo solo ad elencarle (forse ne dimentico qualcuna):

 
 l’incendio del Mediterraneo (l’abbiamo chiamato subito Primavera araba, ma….vedremo);

 
 la tragedia di Fukushima;

 
 la guerra di Libia;

 
 le violenze in Egitto e Siria;

 
 la strage di Oslo;

 
 la crisi dei debiti sovrani;

 
 la crisi Greca ed i balbettii dell’Europa;

 
 la crisi Italiana e le 5 manovre;
  1. il “decreto sviluppo” (maggio, Governo Berlusconi)
  2. la “manovra” di luglio (Governo Berlusconi)
  3. la “manovra” di agosto (Governo Berlusconi)
  4. la “legge di stabilità” (Governo Berlusconi)
  5. la “manovra” di Natale (Governo Monti)
 Fra le poche cose “buone” (per me): lo scudetto del Milan. Fra le poche cose buone, senza virgolette e sicuramente per tutti: l’allontanamento inglorioso del Governo ridanciano e godereccio che non credeva alla crisi, la gestione della crisi da parte del Presidente della Repubblica, il discorso del Papa al Bundenstag, la nomina di Draghi alla BCE.
Come al solito, basta una cosa buona per farne dimenticare tante cattive; e poi di cose cattive che possono diventare buone col tempo ce ne sono pur state: l’incendio del Mediterraneo che, appunto, può rivelarsi un’autentica primavera araba; ma anche la crisi del debito sovrano europeo può diventare una cosa buona, se l’Europa si sveglierà dal suo torpore istituzionale (diceva Monnet: “l’Europa si farà nelle crisi e sarà la somma delle soluzioni applicate”). Dalle poche cose buone del 2011, invece, non credo che possiamo aspettarci evoluzioni negative.

 
Ce ne è abbastanza per non portare rancore al 2011, che pure non abbiamo amato; temo non sarà facile nemmeno amare il 2012 (anno bisesto), per così come si prospetta; ma bisogna provarci!

 
Auguri a tutti gli amici lettori.

 
30 dicembre 2011

 

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