Per
Isabel
(di
Felice Celato)
Chi,
fra i lettori di questo blog, ha seguito le mie raccomandazioni letterarie ( e
ce ne sarà qualcuno, perbacco!) ed ha letto Requiem
di Antoni Tabucchi (vedasi post del
20 marzo 2012), deve leggere anche Per
Isabel, questo romanzo postumo, appena uscito da Feltrinelli editore, che,
in qualche modo ne è una sorta di blow-up.
Isabel è infatti uno dei tanti personaggi di Requiem, uno fra i pochi dei quali si intuisce la dimensione non
puramente onirico-letteraria tipica del capolavoro di Tabucchi. Isabel è una
donna con la quale l’autore ha probabilmente avuto, nella realtà, una tortuosa storia
d’amore, che in Requiem si svela
nell’ambiguo dialogo con il poeta Tadeus, anche lui, forse, un reale amico
dell’autore e anche lui, forse, un’amante di Isabel.
E’
proprio Tadeus che scrive questa rarefatta indagine metafisica su Isabel e sul
suo misterioso destino, quasi come una surreale ricerca alle origini di un
incerto senso di colpa che pervade l’intero rapporto dell’autore (Tabucchi) con
la misteriosa Isabel.
Tabucchi
ha scritto molti libri, alcuni dei quali (non tutti, per la verità)
indimenticabili e, fra questi, primo di tutti, Requiem; di questo, Per
Isabel riprende non solo la memoria ma anche la straordinaria suggestione
fatta di indecifrabili divagazioni lungo i confini fra il reale e
l’inquietudine del sognato, fra la concreta esperienza del passato e la sua
significazione immaginaria.
Un
libro, molto bello, adatto a lettori maturi (intendo dire non solo
culturalmente, ma soprattutto….anagraficamente)
Roma,
10 novembre 2013
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