Un vero
capolavoro!
(di Felice Celato)
Ho appena finito – e mi affretto a segnalarlo agli amici appassionati
lettori – un autentico capolavoro della letteratura yiddish: La famiglia Karnowski, di Israel J.
Singer (Adelphi, 2013).
L’autore è il fratello maggiore del più noto Premio Nobel
(1978) Isaac B. Singer e, come questo, si rivela un autentico maestro di
narrativa: la vicenda –
interessante e, a tratti, anche commovente – è quella di una famiglia ebrea
(tre generazioni) e si dipana nella prima metà del secolo scorso, muovendo da
un oscuro shtetl della Polonia,
caratterizzato da un ebraismo rigido e conservatore, verso la più “illuminata” Berlino
e il melting pot della New York fra
le due guerre mondiali. Oltre ai personaggi principali (di straordinaria
intensità umana) sono scolpiti alla
perfezione i personaggi minori – alcuni veramente notevoli – e il loro
ambiente, nella Germania pre-nazista, in quella nazista, fino alla fuga in
America, nel contesto etnico e culturale degli ebrei integrati prima, in quello
dei perseguitati poi e, infine, in quello dei rifugiati alla vigilia della II
guerra mondiale.
Da cultore della letteratura ebraica moderna (prima
mittel-europea, poi americana-yiddish e infine Israeliana) mi sono da tempo
convinto che a questa cultura appartenga una naturale, straordinaria capacità
narrativa, probabilmente originata dalla consuetudine con le letture bibliche e
con le “tecniche dialettiche ” dei midrashim
(racconti rabbinici a fini esegetici); mi sono sorpreso, stavolta, a pensare anche
ad un “genio” familiare che associa i due fratelli Singer alla schiera dei –
secondo me – più grandi narratori delle letterature moderne (a me note).
Una lettura da non perdere e da ricordare.
Roma, 5 maggio 2013
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