Natale 2013
(di Felice Celato)
Nell’imminenza del Natale, come già abbiamo fatto gli
anni scorsi (siamo ormai al terzo Natale di queste nostre conversazioni
asincrone!), ci piace pensare solo al Natale.
Lo vorrei fare, quest’anno, con una settimana di
anticipo sul calendario, con due pensieri, che per diverse ragioni mi sono
sembrati adeguati al senso di smarrimento che ci pervade difronte al rumore
scomposto del mondo.
Il primo è di Benedetto XVI (L’infanzia di Gesù, Rizzoli, 2012, pg 78) e ci dà un consolante
senso della storia, del quale fatichiamo tanto e tanto spesso a capire le trame
nascoste:
“Senza saperlo, l'imperatore [,decretando il censimento fiscale di
tutti i cittadini dell’Impero,]
contribuisce all'adempimento della promessa: la storia dell'impero romano e la
storia della salvezza, iniziata da Dio con Israele, si compenetrano a vicenda.
La storia dell'elezione fatta da Dio, fino ad allora limitata ad Israele, entra
nella vastità del mondo, della storia universale. Dio, che è il Dio di Israele
e di tutti i popoli, si dimostra come la vera guida di tutta la storia.”
Il secondo è di
un grande poeta (Giuseppe Ungaretti) ed è contenuto in una indimenticabile
poesia intimista (Natale), scritta in
un tempo di pausa di un tempo di guerra:
“Non ho
voglia /di tuffarmi/ in un gomitolo/ di strade
Ho tanta /stanchezza /sulle spalle
Lasciatemi così /come una/ cosa/ posata/ in un/ angolo/ e dimenticata
Qui /non si sente /altro/ che il caldo buono
Sto /con le quattro/ capriole/ di fumo/ del focolare”
Napoli, il 26 dicembre 1916
Ho tanta /stanchezza /sulle spalle
Lasciatemi così /come una/ cosa/ posata/ in un/ angolo/ e dimenticata
Qui /non si sente /altro/ che il caldo buono
Sto /con le quattro/ capriole/ di fumo/ del focolare”
Napoli, il 26 dicembre 1916
Non mi pare
il caso di aggiungere altro, se non l’augurio, per tutti (e per me stesso) di
saper riconoscere quelle trame nascoste nella storia e di riuscire a coglierne il senso,
vicino alle “ quattro capriole di fumo
del focolare” lontano dal gomitolo delle strade; in fondo, abbiamo tutti “tanta stanchezza sulle spalle”.
Roma
18 dicembre 2013
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