sabato 24 marzo 2012

Stupi-diario triste


"Soli ma senza solitudine"
(di Felice Celato)

Fra le tante cose che, nel serio periodo che attraversiamo, potrebbero incuriosirci e destare magari un sorriso (benevolo) sulla natura dei tempi, mi ha colpito (e, devo dirlo: rattristato) la vicenda emotiva di una (tutto sommato e a posteriori, gentile) signora che, ahilei!, si è fatta sorprendere, a fianco del prode, e, pare, ingenuamente ignaro (?), Diliberto, con una maglietta recante, in caratteri innegabilmente vistosi, la sciocca scritta “la Fornero al cimitero”.
E’ fin troppo evidente la pericolosa sciocchezza dell’esternazione insulsa della signora in questione per dedicarsi ad un commento che, letta l’amara ritrattazione della signora, risulterebbe anche ingeneroso. E quindi non la commenterò.
E’ però interessante quanto dice, fra le lacrime, la protagonista della vicenda, intervistata dal Corriere della Sera (edizione di oggi, 24 marzo), per giustificare se stessa: “…sono una stupida. Io non auguro mai la morte a nessuno, pensavo di essere ironica, mi sono fatta suggestionare da tutti i discorsi che leggo su Facebook, su internet: questa Fornero così ci ammazza, ci manda tutti al cimitero….perciò, in vista del sit-in di martedì pomeriggio, ho pensato di farmi stampare quella maglietta con quella scritta…una cretina, me lo dico da sola……ha sentito cosa dicevano l’altra sera da Vespa? E adesso cosa diranno da Giletti a “Domenica-in?”
Dunque eccoci al corto circuito mediatico che ci fradicia i cervelli: la suggestione  di ciò che viene letto su Facebook e su internet, poi "il pensiero" ed infine la terribile sanzione, la più temuta, per "il pensiero" sbagliato: che cosa dirà Giletti?
Che dire? Mi vengono in mente, da un lato,“la dispersione delle idee, delle decisioni e del linguaggio” e “la dispersività banalizzante nascosta nei social network”, di cui parla De Rita (Censis, Rapporto 2011); dall’altro la referenzialità acquisita dai mass media nelle loro espressioni più loquaci.
Poveri noi!
La Fornero (pardon! Il ministro Fornero!), leggiamo nell’intervista, non ha risposto alle tre mail di scusa inviatele (o gli?) dalla signora timorata di Giletti: se mi fosse consentito di dare un consiglio, direi: gentile professoressa (o professore?), risponda pure e perdoni la confessata sciocchezza….chissà quanto bene dirà poi di lei Vespa!

Roma, 24 marzo 2012 

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