mercoledì 1 novembre 2023

Tentate divagazioni

La fuga mentale

(di Felice Celato)

In questo buio periodo della nostra umanità (ma anche della nostra propria cultura), come mi accade in situazioni analoghe, ho tentato la fuga mentale, cercando rifugio in letture estranianti; e anche lasciando correre la curiosità dietro ai percorsi di qualche parola, magari divenuta corrente senza troppa coscienza della sua semantica. Due esercizi di fuga mentale che, come al solito, mi riescono sempre solo in parte: basta ri-sfogliare i giornali, come è inevitabile (e purtroppo doveroso) per ognuno che voglia restare, comunque, cittadino del presente. Eccovi comunque una breve “relazione” delle mie fughe:

I.

Letture estranianti.

Non starò ad elencarvele; vi dico solo che, ovviamente, c’è anche un libro “recente” di Benedetto XVI, una antologia di scritti sui Suoi Santi (I miei Santi, In compagnia dei giganti della fede, Fondazione Terra Santa, 2023), da leggere però un po' per volta. Vi vorrei invece segnalare con qualche parola di più un altro testo, di natura meno… intima e, tuttavia, estremamente gradevole ed interessante. Si tratta – e come ti sbagli? – di un libro vecchio di cinquant’anni (era uscito nel 1974, come frutto di decennali ricerche sul tema), meritoriamente ripubblicato quest’anno da Mondadori nella collana Oscar, e scritto da un grande autore del Novecento Italiano (di Mario Tobino: Biondo era e bello) che, nel testo, confessa il suo stagionato amore che dopo anni e anni non langue per quel monumento immortale della nostra cultura che fu (ed è!) Dante Alighieri, qui ritratto nel suo essere, ad un tempo, un colto comprimario del suo terribile tempo e il poeta sommo, che tutti conosciamo e che, da quel tempo, traeva gli umori (eterni) della sua poesia – e anche del linguaggio. Una specie di biografia intellettuale, politica e morale, magnificamente scritta, senza la pesantezza di minuziosi riferimenti cronologici ma con un trasparente radicamento nelle vicende di un’Italia che si faceva, come prodromo dell’Umanesimo e del Rinascimento, nella bolgia delle sue passioni e delle sue fazioni, alle quali Dante guardava, non senza animosità, come allo specchio eterno de li vizi umani e del valore.

Insomma: una lettura che raccomando caldamente, non solo per fuggire dal presente ma anche per meglio conoscere il padre Dante.

II

Parole

La “manovra” di bilancio per l’anno 2024 è blindata, dice qualche governante e ripetono i giornalisti. E forse, pare, sarà blindata anche l’incombente riforma costituzionale  che darà vita alla – tanto attesa! – terza repubblica. Ma che vuol dire blindata?

Partiamo dal Vocabolario on line, meritoriamente prodotto da Treccani in piena accessibilità via internet: blindato agg. [part. pass. di blindare]. 1. Rivestito di una corazza protettiva: treno b., carro b., automobile b. […etc] 2. estens. Nel linguaggio giornalistico, ben difeso, superprotetto (riferito a persone, o anche ai loro movimenti, a manifestazioni, ecc.): processo b., percorso b., testimone b., corteo blindato. 3. fig. Nel linguaggio giornalistico, non modificabile: accordo b., contratto blindato.

Ora passiamo all’ottimo Dizionario etimologico edito da Le Monnier (autore: Alberto Nocentini) e realizzato per Mondadori Education SpA, per renderci conto delle origini di questa parola così poco italiana nel suono:

blindàto agg. e s.m. [1905], part. pass. di blindare; vedi sotto blinda.

blìnda s.f. [1663], rivestimento metallico protettivo. Prestito germanico per tramite di altre lingue: dal fr. blinde, dal ted. Blende ‘schermo, protezione’, derivato di blenden ‘accecare, schermare’.

[Nota mia: del resto, anche in inglese to blind significa accecare].

Dunque: la manovra 2024 e fors’anche la tanto attesa riforma costituzionale sembrerebbero nascere sotto l’auspicio della cecità. Bene saperlo in anticipo.

III. Conclusione 

Con Dante, la fuga mentale per un po' mi è riuscita (fatte salve le serpeggianti analogie coi vizi eterni del nostro paese, così bene lumeggiati da Tobino nella Firenze dantesca). La blindatura, però, mi ha stroncato la fuga!

Andrò avanti in cerca di divagazione continuando la lettura di Benedetto XVI e dei “suoi” Santi, dedicando magari una speciale attenzione ai capitoli su San Benedetto da Norcia e Santa Caterina da Siena, patroni dell’Europa. Nel frattempo, corrono le battaglie in Ukraina e in Medio Oriente.

Roma, 1° novembre 2023 (festa dei Santi)

 

 

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