sabato 24 settembre 2022

Pro-memoria per il 25 settembre

Da ricordare

(di Felice Celato)

Spero di rendere un piccolo servizio ai miei affezionati lettori segnalando alcune cose da ricordare.


Anzitutto: domani 25 settembre è la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Mi permetto di suggerire a tutti, laici o credenti, di celebrarla leggendo (o rileggendo) la pericope evangelica che proprio domani chi va in Chiesa si sentirà proclamare dall’altare. Si tratta (lo preciso per coloro che non sono avvezzi a questa frequentazione domenicale) del brano che parla di un povero di nome Lazzaro [In quel tempo Gesù disse ai farisei: “ C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo. E ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe….]. Chi non lo ricorda, lo trova al capitolo 16 (vv. 19-31) del Vangelo secondo Luca (disponibile anche in ebook!) e può leggerlo per intero e meditarlo per suo conto. Bene: propongo a tutti noi di pensare ai migranti ed ai rifugiati che incontriamo lungo le nostre strade come fossero tutti il Lazzaro del breve discorso parenetico di Gesù.


Poi, domani 25 settembre, al tramonto comincia la grande festa ebraica di Rosh Hashanah (il capodanno ebraico) e l’augurio che tutti dovremmo ricordarci di fare ai nostri fratelli maggiori di fede ebraica è quello della loro tradizione: Possa il tuo nome essere inscritto e conservato (nel libro della vita) per un buon anno. In questa festa, il tradizionale suono dello shofar (un corno di montone fatto tromba) è destinato a risvegliare il popolo ebraico dal suo torpore, ricordandogli che sta per avvicinarsi il giorno in cui verrà giudicato. Secondo i racconti dei midrashim ebraici (strumenti della tradizione religiosa per illustrare e spiegare quelli propriamente biblici) Dio, assiso sul trono e con i libri che raccolgono la storia dell’umanità davanti a sé, prende in esame ogni persona per valutare se meriti o non meriti il perdono. 


Ah! Quasi dimenticavo: domani, in questa piccola crosta del mondo che abitiamo rumorosamente, si vota per una non prevista consultazione popolare sul governo che il paese (dove abita meno dell’1% della popolazione del globo) vuol darsi per i prossimi anni (o mesi?), mentre nel mondo ribollono fetidi umori, agitati da gelidi venti. Ricordiamoci di recarci alle urne, quand’anche – come è facile – ci abbia nauseato la campagna elettorale cui abbiamo assistito; anche facendo risuonare dentro di noi il lugubre suono dello shofar: magari di quello che verrà fuori da questo improvvido evento non resterà traccia nei libri che raccolgono la storia dell’umanità; forse però, nel libricino che riguarda questa piccola porzione dell’umanità che siamo noi, qualche sgualcitura è possibile. A Roma comunque è prevista tempesta (in senso meteo, naturalmente).

Buona domenica a tutti, in attesa di lunedì (fra l’altro è anche previsto un incontro Italia – Ungheria, ma di calcio per fortuna).

Roma 24 settembre 2022

Nessun commento:

Posta un commento